25 settembre – Centro Giovani e Scuola d’Arte MaTeMù, Roma
Il 25 settembre scorso all’interno della cornice del Centro Giovani e Scuola d’Arte MaTeMù del Municipio I di Roma e alla presenza di oltre 12 organizzazioni ed associazioni del terzo settore, si è tenuto l’evento “Il progetto LIME e il ruolo del cluster per l’inclusione socio-economica delle persone migranti”. La giornata è stata organizzata dal CIES Onlus di concerto all’Università Lumsa, alla Federazione Centro Nazionale Opere Salesiane Formazione Aggiornamento Professionale – CNOS e a Confcooperative, partners italiani del progetto europeo LIME – Labour Integration for Migrants Employment.
Ha aperto i lavori la presidente del CIES Elisabetta Bianca Melandri, sottolineando che il punto focale del Cies è lo scambio di esperienze soprattutto all’interno del progetto LIME, dove i giovani e le giovani coinvolte diventano parte della onlus stessa. Di grande valore è stato l’intervento sulla metodologia e l’approccio adottato nell’inserimento socio-lavorativo delle persone migranti dallo Spazio orientamento formazione e lavoro – Sofel, mettendo in atto non solo strategie basate sulla progressiva autonomia della persona migrante in un percorso di comprensione del nuovo contesto di vita e professionale, ma soprattutto promuovendo l’azione all’interno di un processo di attivazione della persona e delle proprie capacità di self-empowerment e decision-making. Il potenziamento della persona avviene sostenendo il percorso di auto-realizzazione e valorizzazione della persona, sostenendone la crescita ed il suo senso di identità.
L’evento è proseguito con l’intervento dell’università Lumsa che ha presentato il MEIC- Migrants Economic Integration Cluster approfondendo ed analizzando il concetto di cluster, e dunque di collaborazione orizzontale che verrà sperimentata grazie al progetto LIME tra istituzioni ed organizzazioni del terzo settore aventi expertise diverse tutte sul territorio di riferimento del progetto. A fare da corollario al MEIC la rilevanza dei concetti di interdipendenza e di costruzione di relazioni collaborative basate sulla fiducia.
La giornata si è conclusa con la presentazione del Manifesto per una integrazione socio-economica delle persone migranti partecipata e diffusa che impegnerà i firmatari ad attivare processi di responsabilità sociale del territorio che coinvolgeranno la società nel suo insieme (pubblica amministrazione, imprese, organizzazioni di rappresentanza, terzo settore ed enti di ricerca) al fine di sviluppare politiche di integrazione socio-economica dei migranti che vadano al di là dell’accoglienza umanitaria.